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Bambino podalico a Bologna: cosa succederà durante il parto?

È una situazione non molto frequente, ma quando accade è bene informarsi con gli esperti del settore su come fare in caso di bambino podalico a Bologna o bambino trasverso. In questo modo, potrai decidere come agire: se tentare di fare girare il bambino, programmare un cesareo o procedere comunque con il parto naturale, previsto solo in alcuni ospedali della regione. Ma cos'è esattamente un parto podalico e cosa comporta? 

Bambino podalico a Bologna: cosa significa? 

Si definisce “bambino podalico” quando il nascituro, invece di rivolgere la testa verso il basso in modo tale che durante il parto questa sia prima ad uscire (presentazione cefalica), mantiene la posizione con la testa in alto (presentazione podalica).

Per fortuna, questa malposizione del feto si presenta soltanto nel 3-4% dei casi, perché in genere intorno al settimo o all'ottavo mese di gravidanza il bambino si mette spontaneamente in posizione cefalica, raramente anche nelle ultime settimane. Un feto podalico può essere posizionato in tre modi diversi:

  • posizione podalica franca: il bambino è seduto nell'utero con le gambe alzate e i piedi vicino la testa, per cui si presenta con le natiche. Questa è la condizione più frequente che si verifica nel 50-70% dei casi;
  • posizione podalica incompleta: una o entrambe le gambe puntano verso il basso (10-40% dei casi);
  • posizione podalica completa: il feto è seduto nell'utero con le gambe incrociate. Ciò si verifica nel 5-10% dei casi.

Un altro caso di mal posizionamento è il bambino trasverso, dove la presentazione non è né di testa verso l’alto né verso il basso, bensì laterale nel fianco destro o sinistro della mamma.

A volte è la mamma stessa a capire che il suo è un bambino podalico a Bologna, perché lo sente scalciare verso il basso. Tuttavia, soltanto un esperto del settore, come un’ostetrica o un ginecologo, può confermare la posizione del bambino con la palpazione addominale. Oppure in casi difficili è sempre possibile effettuare un'ecografia che darà una risposta sulla posizione del feto. 

Cause bambino podalico a Bologna e cosa fare

Le cause della malposizione fetale sono per lo più sconosciute, ma fondamentalmente si può dire essere legata al caso. Durante la gestazione, infatti, il feto cambia spesso posizione, soprattutto inizialmente quando ha molto spazio. Poi piano piano, verso il termine della gravidanza, si mette in posizione cefalica.

Può capitare però a volte che il bambino rimanga seduto, oppure, a causa della mancanza di spazio, potrebbe non riuscire a girarsi nel modo corretto. Nel caso di parto gemellare, infatti, la posizione podalica potrebbe essere più frequente proprio per il poco spazio all'interno dell'utero. In altri casi, questa situazione potrebbe essere legata ad alterazioni uterine o della placenta, o alla lunghezza e posizione attorno al bambino del cordone ombelicale, oppure al fatto di essere vicini a un parto pretermine.

Qualunque sia il caso, è possibile tentare di fare girare il bambino podalico a Bologna prima del termine della gravidanza così che si trovi nella posizione corretta per la presentazione cefalica al momento del parto. Come? Alcuni suggeriscono l'agopuntura o la moxibustione, cioè una tecnica terapeutica derivante dalla medicina tradizionale cinese, caratterizzata dall'applicazione prolungata di calore su punti e meridiani tipici dell'agopuntura. Tuttavia, anche alcuni esercizi posturali potrebbero risultare estremamente efficaci.

È utile anche eseguire delle manipolazioni dall’osteopata per eliminare quelle tensioni che condizionano la postura della mamma, aiutando così il bambino ad avere il maggior spazio di spostamento all’interno del bacino materno. Queste tecniche possono essere usate anche in combinazione tra loro e non sono pericolose, ma non hanno neanche un vero riconoscimento scientifico.

L'unica procedura che ha un'efficacia dimostrata in caso di bambino podalico a Bologna è la manovra di rivolgimento (o versione cefalica esterna) effettuata dal ginecologo intorno alla 36° o 37° settimana. Prima di procedere è bene eseguire un'ecografia per verificare l'esatta posizione fetale, il benessere del bambino e che non ci siano delle condizioni sfavorevoli alla manovra, come la placenta previa, anomalie uterine, gravidanze, macrosomia fetale e altri disturbi che saranno vagliati dagli specialisti. Questa manovra può risultare fastidiosa, ma è consigliata perché sicura ed efficace in circa il 60% dei casi. 

Gravidanze gemellari consigli Bologna 

I gemelli in procinto di nascere non si dispongono sempre nello stesso modo: ad esempio, uno può essere cefalico e l'altro un bambino podalico. Per decidere con quale modalità di parto procedere è necessario verificare la posizione del bambino che è destinato a nascere per primo. Ad esempio, se il bambino che si trova più in basso è in posizione cefalica, il secondo non avrà problemi anche se si presenta di natiche o podalico. Questa possibilità di parto però è spesso sconsigliata, per cui, nella maggior parte degli ospedali, decidono comunque per procedere con un taglio cesareo in presenza di gemelli.

In altri casi, soprattutto quando il primo bambino è messo di traverso o i gemelli sono entrambi podalici, è necessario procedere con il parto cesareo. Anche in questo caso, è possibile cercare di stimolare i piccoli per prendere una posizione favorevole al parto naturale con l'agopuntura, la moxibustione e la manovra di rivolgimento per bambino podalico a Bologna.

Cosa succede in caso di parto podalico?

Se il feto rimane in posizione podalica si può valutare se effettuare il parto cesareo. Normalmente, in questi casi, è il più indicato, e infatti viene eseguito nel 90% dei casi. Si può ricorrere al parto cesareo pur senza aver prima effettuato la manovra di rivolgimento, anche se questa è sempre consigliata, laddove sia possibile e in accordo con il ginecologo.

È pur vero che in tempi recenti la tendenza è quella di dirigersi sempre più verso il parto naturale, quindi anche in caso di malposizione fetale è possibile procedere con il parto spontaneo se le condizioni lo consentono. Sono però pochi i ginecologi che nella nostra regione decidono di far partorire un bambino podalico a Bologna. In primis, il bambino non deve essere in posizione podalica incompleta, cioè con una o entrambe le gambe che puntano verso il basso.

Attenzione però: non si può evitare di ricorrere al cesareo in caso di placenta previa. Insomma, ogni situazione e ogni gravidanza è a sé: per questo, in caso di bambino podalico a Bologna, sarebbe opportuno affidarsi al consulto e al parere di operatori specializzati. Questo per ottenere tutte le informazioni necessarie e fare scelte consapevoli, in tranquillità e sicurezza, per il bene della mamma e del bambino. 

 
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