Dolori post parto: le problematiche più comuni
Il riallineamento degli organi e dell'apparato muscoloscheletrico può comportare dei dolori post parto più o meno fastidiosi, presenti sia in caso di parto naturale che di cesareo. Alcuni di questi passano spontaneamente con il trascorrere dei giorni, per altri è necessario l'intervento di uno specialista che saprà come risolvere la situazione.
Subito dopo il parto inizia per la donna il puerperio, cioè un periodo di riassestamento sui parametri corporei pregravidici, che comporta dunque della nuove modifiche anatomiche e fisiologiche per una durata di circa 40 giorni. È normale in questa fase provare alcuni dolori e fastidi: vediamo quali sono e come, eventualmente, trattarli.
Dolori post parto: lochiazioni e morsi uterini
Immediatamente dopo l'espulsione della placenta, l'organismo della neomamma passa da uno stato gravidico ad uno puerperale. Questo è un periodo molto delicato, in cui la famiglia deve adattarsi alle esigenze del piccolo arrivato e adeguare i propri ritmi ai suoi. La mamma inoltre potrebbe avere anche un carico maggiore di lavoro a causa dell'allattamento al seno, che è una bellissima esperienza ma può risultare stancante.
Oltre a questo, potrebbe dover sopportare alcuni disturbi come i dolori post parto, generalmente normali nelle prime settimane, perché l'utero si contrae per riportare le proprie dimensioni a quelle pre-gravidiche. Tutto ciò comporta l'espulsione dall'utero dei tessuti deciduali, la quale causa delle perdite vaginali chiamate lochiazioni contenenti cellule del sangue, cellule epiteliali e batteri.
Queste perdite nei primi giorni hanno un colore rosso, che poi diventano più chiare, fino a diventare bianco-giallastre, e durano tra i 24 e i 36 giorni. C’è da specificare che il ritorno dell'utero alle dimensioni normali viene favorito dall'allattamento in quanto la suzione al seno del neonato stimola la produzione di ossitocina, l'ormone responsabile della contrazione dell'utero e delle ghiandole mammarie. Questi spasmi, che possono essere più o meno forti, prendono il nome di morsi uterini.
Dolori post parto Bologna: il pavimento pelvico
Un'altra tipologia di dolori post parto sono rappresentati da quelli relativi al pavimento pelvico. Si tratta chiaramente della zona maggiormente sollecitata dai cambiamenti determinati dalla gravidanza, oltre che quella maggiormente interessata durante il travaglio e il parto, per cui è normale avere inizialmente dei dolori o dei disturbi, come l'incontinenza urinaria.
Se il dolore o sintomi come, ad esempio, perdite di urina dovessero perdurare, è bene effettuare una valutazione specifica del perineo. Frequentare corsi di ginnastica pre parto e post parto può essere davvero utile nel rafforzamento del pavimento pelvico che possono iniziare già durante la gravidanza.
Dolori post parto quanto durano?
Oltre a quelli già descritti, è possibile che siano presenti anche i dolori post parto relativi a tutto l'apparato muscolo-scheletrico che si adatta ad ospitare il feto, comprimendosi e spostandosi, per riprendere poi il proprio posto dopo l'espulsione della placenta. Queste modifiche possono, appunto, determinare qualche disturbo, come dolori addominali e cefalee.
Questo genere di dolori post parto durano circa un mese, ma possono perdurare anche durante l'allattamento. Per attenuarli è possibile ricorrere alla terapia farmacologica, che però è fortemente sconsigliata in caso di allattamento al seno. Un’alternativa è costituita dal trattamento osteopatico e/o fisioterapico, che va a riequilibrare con delle specifiche manipolazioni tutte le strutture muscolo-scheletriche. Infine, un adeguato esercizio fisico e l'uso di scarpe comode aiutano senz'altro a ridurre i dolori post parto e favoriscono la ripresa funzionale.
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