Skip to main content

Lunedì-Venerdi | Dalle 9 alle 19

AON - Associazione Osteopatia Neonatale - Contattaci - Via dei Lapidari 18/10, Bologna, Italy

AON (Lun-Ven 9-19) - Contatti - Dove siamo      

Emotività eccessiva nei bambini: come aiutarli a regolarla

La regolazione della emotività eccessiva nei bambini è un aspetto centrale dello sviluppo psicologico di ogni individuo. Consente di costruire buone relazioni, avere un funzionamento socio-lavorativo adeguato e, in generale, vivere un migliore stato di benessere psicofisico.

Nel bambino, il processo di autoregolazione emotiva viene appreso nel tempo, durante la crescita, grazie al rapporto di attaccamento con le figure genitoriali. Infatti, è importante che i genitori siano vicini al proprio figlio, che ancora non ha ancora imparato come regolare le proprie emozioni in autonomia.

Emotività eccessiva nei bambini: la disregolazione

Si parla di “disregolazione emotiva” quando viene meno la capacità del bambino di regolare le proprie emozioni, organizzare l'esperienza e le risposte comportamentali. In questo caso, le emozioni vengono vissute in modo eccessivo, con l’attivazione del sistema ortosimpatico a livelli al di sopra dei limiti della finestra di tolleranza (“arousal alto”), oppure al di sotto della finestra di tolleranza con l'attivazione del sistema parasimpatico (“arousal basso”).

Uno stato di forte attivazione (o “arousal alto”) spesso si manifesta come un impulso a correre, a volersene andare, con attacchi verbali e talvolta anche pensieri ossessivi, inquietudine, senso di allarme, tensione, difficoltà a concentrarsi e rabbia. L'arousal basso, invece, può manifestarsi attraverso un senso di debolezza o impotenza, mancanza di forza, lentezza nei movimenti, sonnolenza, senso di vuoto, scoramento e noia. 

In una condizione funzionale, invece, all'interno della finestra di tolleranza, invece, l'emotività eccessiva nei bambini può essere gestita: il bambino può sperimentare rilassamento muscolare, respiro quieto, lucidità mentale, battito cardiaco regolare, calma e un orientamento positivo verso le interazioni sociali. 

Il ruolo dei genitori nell'emotività eccessiva nei bambini 

Un genitore adeguato, che instaura con il proprio bambino un attaccamento sicuro, riconosce i segnali del bambino e risponde in modo coerente ai suoi bisogni, rassicurandolo e calmandolo; riesce a rafforzare il legame con il piccolo e a permettergli un sano sviluppo psicoaffettivo, affiancandolo per poi permettergli, via via, di diventare sempre più autonomo.

La mancanza di un'azione regolativa dei genitori nei confronti del bambino porta ad una emotività eccessiva nei bambini e a forme di autoregolazione spesso improprie, come l'autoconsolazione o l'isolamento. D’altronde, è molto importante per i piccoli sentirsi amati, poiché ciò favorisce il consolidamento di una sicurezza propria che consente loro di contenere il timore di non essere accettati per come sono. Di seguito elenchiamo ulteriori consigli per affiancare emotivamente il proprio bambino e permettergli di crescere sicuro di sé e capace di autoregolarsi affettivamente:

  • non sgridarlo davanti ad altre persone, distogliere l'attenzione da loro quando sono fortemente in imbarazzo;
  • non pretendere dal bambino più di ciò che in quel momento possa dare, anche se il tentativo è quello di incoraggiarlo;
  • lasciarlo libero di essere spontaneo e naturale, per fargli comprendere che va bene esattamente così com’è;
  • in privato è possibile approfondire con il bambino qualche strategia utile per tirare fuori le emozioni e verbalizzarle;
  • aiutarlo a dire di no e ad accettare a sua volta un possibile rifiuto.

Emotività eccessiva nei bambini Bologna: come aiutarli? 

Attraverso la sua presenza calma e rassicurante, il genitore può stabilire un attaccamento sicuro con il suo bambino. È importante rimanergli vicino quando si presentano episodi di emotività eccessiva nei bambini, modulare la voce per spiegargli che è un momento delicato e che si parlerà di questo quando sarà tornata la calma. È necessario rassicurare il bambino quando ne ha bisogno, sintonizzarsi con lui per fornirgli le giuste risposte. Nel caso sentissi il bisogno di consigli o supporto in merito, il consiglio è sempre quello di confrontarti con una figura professionale che si occupi di genitorialità e infanzia.

Richieste, informazioni o semplicemente un consiglio?
Siamo qui per te