Allattamento al seno: i consigli degli esperti
L'allattamento al seno è una delle prime esperienze che scandiscono le fasi dell'immediato post parto, in quanto consente alla madre e al bambino di avere il primo contatto intimo extrauterino.
Nonostante l’allattamento sia la norma biologica e il latte materno l’alimento più adatto per i piccoli, nonostante l’organizzazione Mondiale della Sanità promuova l’allattamento come benefico per la madre e l’ambiente, non tutte le mamme scelgono di allattare e spesso questa scelta viene fatta in funzione degli ostacoli che trovano davanti a loro.
Ciò perché capita che le mamme si ritrovino a vivere problemi di allattamento al seno, ma con alcuni accorgimenti tutte le difficoltà possono essere evitate o limitate. Per questo motivo, le specialiste di AON (Associazione Osteopatia Neonatale) hanno stilato per te una lista di consigli utili durante l'allattamento Bologna.
Allattamento al seno: benefici per mamma e bambino
Allattare è la prosecuzione fisiologica del rapporto che si è creato tra la mamma e il bambino durante la gravidanza, per cui è un momento ricco di emozioni che crea un legame intenso. Oltre alla componente emotiva, è da sottolineare il fatto che il latte materno rappresenta l'alimento perfetto per il neonato: esso contiene in proporzioni bilanciate tutti i nutrienti, le sostanze bioattive e i microrganismi benefici per la sua crescita. Inoltre, è sempre pronto all'uso, sempre alla giusta temperatura, utilizzabile in qualsiasi momento e luogo, economico, digeribile e adatto ai fabbisogni del bambino. Sono dunque diversi i benefici che il neonato trae dall'allattamento al seno, soprattutto per i bimbi prematuri:
- riduzione del rischio di sviluppare problematiche come l'asma o allergie;
- riduzione del rischio di contrarre malattie infettive;
- minore rischio di sviluppare malattie durante la prima infanzia e da adulto;
- prevenzione della malattie metaboliche.
Per la neo-mamma, l'allattamento al seno è sicuramente un'attività faticosa, ma può dare grandi soddisfazioni e al contempo numerosi benefici anche per la sua salute. Infatti, consente un più rapido recupero delle condizioni fisiologiche uterine pre-gravidanza proprio grazie alla suzione, che aumenta i livelli di ossitocina, ormone utile a far contrarre l'utero. Permette, inoltre, alla madre di tornare più velocemente al suo peso forma. Inoltre:
- protegge dall'osteoporosi;
- diminuisce il rischio di sviluppare un tumore al seno o alle ovaie;
- riduce il rischio di malattie cardiocircolatorie;
- contribuisce al benessere psicofisico generale della mamma e del bambino.
Consigli allattamento: cosa succede subito dopo il parto?
Nei primi giorni dopo il parto, indicativamente entro circa le 48 ore successive al lieto evento, il seno produce il colostro: un liquido color oro ricco di proteine, minerali, vitamina A e anticorpi (immunoglobuline). Al neonato sono sufficienti piccole quantità di colostro ogni singola poppata per soddisfare il suo fabbisogno di nutrienti.
Successivamente alle 48-72 ore, il colostro modifica il suo aspetto e la sua composizione, fino a diventare latte maturo. Questo processo si chiama in gergo "montata lattea".
L'OMS consiglia l’allattamento esclusivo fino ai 6 mesi di vita, per poi integrare con gli alimenti solidi ma rimanendo alimento preponderante fino all’anno di vita, o formula che sia, continuando ad allattare fino a due anni e oltre, finché mamma e bimbo le desiderino. La donna che allatta non ha bisogno di seguire una dieta specifica: ognuna può alimentarsi secondo le proprie abitudini e cultura; l'importante è seguire una dieta varia ed equilibrata, che sia ricca di frutta e verdura, senza la necessità di introdurre quantità eccessive di calorie e liquidi. Bastano circa 500 Kcal aggiuntive nella dieta della neomamma.
Durante l’allattamento, non abbiamo più la necessità di accortezze su certi cibi (per evitare ad esempio il rischio toxoplasmosi) come nel caso della nutrizione in gravidanza, ma dobbiamo comunque fare attenzione ad alcune bevande e cibi.
Cercare, ad esempio, di consumare frutta e verdura biologica, per ridurre al minimo il rischio di ingestione di pesticidi, i piccoli sono molto più sensibili degli adulti. Evitare i pesci di grossa taglia, che contengono molti residui di metalli pesanti. Stare particolarmente attenti a consumare carne e pesce crudi, uova crude, per rischio parassitosi che farebbe star male la mamma e indirettamente il bambino.
L’alcool consumato dovrebbe essere 0 almeno nei primi 6 mesi di allattamento, vista la capacità di questa molecola di passare facilmente nel latte e della tossicità estrema sulla salute dei nostri cuccioli.
La caffeina sarebbe da limitare a due tazzine al giorno (considerando che è presente anche in alcune bibite e thé) se abitualmente consumata, perché tende ad accumularsi nel latte e a essere eliminata molto lentamente.
Allattamento Bologna: le posizioni consigliate
Per fornire il giusto apporto di latte al bambino ed evitare disturbi al seno per la mamma, è bene favorire un idoneo attacco del neonato, che non deve mettere in bocca soltanto il capezzolo ma anche parte dell'areola, cosicché la suzione sia per lui più facile.
Fondamentali per favorire l'attacco del bambino sono le giuste posizioni e l'ambiente, quindi la prima cosa da fare è trovare una posizione allattamento comoda, in un luogo tranquillo. Una tra queste è la posizione semi-reclinata, che vede la mamma semi-sdraiata con un sostegno sotto al braccio che regge il bambino: funzionano bene i cuscini oppure una poltrona reclinabile. Una variante molto utilizzata, di notte e anche in caso di taglio cesareo, è la posizione sul fianco, in cui mamma e figlio saranno entrambi sdraiati di lato, pancia contro pancia.
Se la mamma è seduta può usare la posizione a presa incrociata, in cui sorregge il bambino con l'avambraccio opposto alla mammella da cui allatta, oppure la posizione rugby in cui il bambino è rivolto con i piedi verso l'esterno del corpo, che viene usata spesso per allattare i gemelli.
Allattare a richiesta è l’indicazione che abbiamo dalla letteratura sull’argomento, che soddisfa i bisogni del piccolo di alimentazione ma anche di contatto, cura e suzione non nutritiva, così importante nei primi mesi. È bene offrire una mammella e quando il bambino si stacca o si addormenta fare anche l’offerta del secondo seno, senza stabilire un tempo predefinito.
Consigli allattamento Bologna: cosa fare in caso di dolore al seno?
Tra i problemi di un attacco non idoneo del bambino, come dicevamo poco fa, c'è la comparsa delle ragadi al seno: queste si presentano come dei piccoli tagli intorno o sopra al capezzolo che possono rendere dolorosa la suzione per la mamma. In questo caso è bene contattare uno specialista, che può consigliare il metodo più efficace per risolvere la situazione.
Un'altra causa di dolore al seno durante l'allattamento può essere l'ingorgo mammario che si verifica quando c'è uno squilibrio tra la produzione e la quantità di latte che viene tolta dal seno. In questo caso, è bene prendere subito dei provvedimenti, aumentando il numero delle poppate per evitare che si sviluppi una mastite, cioè una infezione della ghiandola mammaria. Contemporaneamente, potrebbe essere utile utilizzare del ghiaccio a fine poppata per calmare l’infiammazione e utilizzare, sotto controllo medico, un antinfiammatorio.
Nel caso avessi difficoltà di attacco, dubbi sulla suzione del neonato, ma anche per un supporto professionale, ti consigliamo di richiedere una consulenza allattamento o partecipare a uno specifico corso allattamento a Bologna.
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