Problemi di allattamento al seno: come risolverli
Durante il primo mese di vita del bambino è frequente avere dei problemi di allattamento al seno, sia da parte della madre sia da parte del neonato.
Infatti, è necessario che passi un po' di tempo affinché questo gesto diventi istintivo per entrambi. Si tratta di una pratica che deve essere imparata, ma è molto importante per lo sviluppo del bambino e per la salute della mamma. L’allattamento è la norma biologica ma rimane una scelta materna, l’importante è che sia fatta in modo consapevole. Per questo potrebbe essere opportuno richiedere una consulenza allattamento a Bologna o magari partecipare a un corso allattamento a Bologna. In questo modo potrai risolvere qualsiasi tuo dubbio sul tema grazie alla presenza di professioniste specializzate in ambito perinatale.
Il latte materno contiene anche anticorpi e sostanze antinfettive che proteggono il bambino dalle infezioni e dallo sviluppo di problemi cronici come allergie, diabete, obesità e morbo di Crohn. Per la mamma, l'allattamento al seno permette di stabilire un legame con il neonato, di recuperare più velocemente dopo il parto e di ricevere dei benefici sulla sua salute a lungo termine. Tra questi l’allontanamento del tumore della mammella e degli organi riproduttori, abbassamento della glicemia. Se sei una neomamma e dovessi avere delle difficoltà allattamento a Bologna non ti scoraggiare! I problemi di allattamento al seno a Bologna sono più comuni di quanto tu possa immaginare. Tuttavia ci sono figure professionali specializzate sul tema, come le ostetriche e le consulenti all'allattamento IBCLC che sapranno indicarti, in maniera integrata e professionale, come superare dolori, disagi e paure.
Problemi di allattamento al seno: i più frequenti
Una delle difficoltà più grandi dell'allattamento al seno è capire per una famiglia se la produzione di latte è adeguata e se il bambino ne assuma a sufficienza. Tutto ciò può essere stabilito dal medico dopo qualche giorno dalla nascita, calcolando la frequenza delle poppate, il numero di pannolini usati e l'aumento di peso del neonato. Dopo i primi cinque giorni, infatti, il lattante dovrebbe usare circa sei pannolini al giorno per le urine e avere circa 2 o 3 pannolini di feci. In mancanza di ciò, il bambino potrebbe non essere sufficientemente alimentato.
Particolarmente a rischio sono i neonati prematuri, quelli la cui mamma ha avuto un parto difficile o ha subìto un cesareo. Dal punto di vista della madre, invece, le complicanze derivanti da problemi di allattamento al seno possono riguardare appunto la scarsa produzione di latte, ragadi al seno, la mastite e comunque in generale una situazione dolorosa.
Posizioni per allattare al seno
Per cercare di evitare i problemi di allattamento al seno, in primis è necessario che la madre sia in una posizione comoda e rilassata, possibilmente seduta o semicoricata, sempre rivolta verso il bambino, che può essere tenuto in diverse posizioni. Spesso, il neonato viene tenuto in grembo, mentre la madre gli sostiene il collo e la testa portandolo a livello del seno. In questo caso, è importante che non vi sia spazio tra mamma e bambino. Inoltre, è bene ricordare che è il piccolo che deve essere portato verso la mamma, e non viceversa.
Nel caso in cui sia questa la posizione scelta per allattare, per evitare di protendersi sul bambino, può essere utile poggiare i piedi su uno sgabello. Per sostenere meglio il neonato si possono usare dei cuscini o delle coperte piegate. A questo punto, la mamma porta il piccolo con il nasino all’altezza del capezzolo e appena aprirà la bocca velocemente attaccherà il bambino al seno.
Ragadi al seno: come evitarle?
Le ragadi al seno sono dei taglietti più o meno profondi che interessano il capezzolo e l'areola. Generalmente, sono causate da un attaccamento sbagliato del bambino e sono annotati tra i più diffusi problemi di allattamento al seno. Si tratta di screpolature molto dolorose, soprattutto durante la suzione, tanto da scoraggiare alcune mamme a continuare l'allattamento. A volte le ragadi al seno possono causare anche infezioni come la mastite.
Nel momento in cui inizia l'allattamento, il primo errore da evitare è quello dell'attaccamento scorretto: spesso infatti il neonato si attacca soltanto al capezzolo traumatizzandolo, perché invece dovrebbe inserire in bocca anche parte dell'areola. Al termine della poppata poi il bambino si staccherà spontaneamente. Se è necessario staccarlo prima, l'operazione deve essere fatta con un dito all'angolo della bocca, spingendo delicatamente verso il mento, in modo tale che il bambino apra la bocca da solo ed evitando inutili strappi che potrebbero degenerare.
Che cos'è la mastite?
La mastite è un'infiammazione della ghiandola mammaria che può colpire le donne che allattano, che può avere una causa infettiva o da stasi di latte. I batteri possono trovare una via d'accesso alla mammella attraverso le ragadi, causando un'infezione dolorosa. In questo caso, quindi, l'area infetta diventa calda e arrossata. La donna può presentare dei sintomi simili a quelli dell'influenza, come febbre, brividi e dolori. Se tali manifestazioni non scompaiono entro le 24 ore, potrebbe, su consiglio medico, essere necessario per la mamma assumere farmaci per la guarigione.
Durante la cura che verrà data, che sarà compatibile con l’allattamento, è importante che la donna continui ad allattare, per evitare un’eventuale stasi di latte e continuare a nutrire il proprio bambino, che non avrà conseguenze dell'eventuale infezione della mamma. Mantenendo drenate entrambe le mammelle ,in maniera che risultino sempre morbide si stimolerà la produzione e si eviteranno le stasi di latte.
Scarsa produzione di latte: è possibile aumentarla?
La scarsa produzione di latte materno può essere un'esperienza frustrante e stressante per molte mamme. Spesso, le cause possono essere varie, tra cui stress, stanchezza, o problemi di salute. La produzione del latte però viene principalmente regolata dal bambino: più latte viene drenato dalle mammelle, più se ne forma. Pertanto, è importante valutare attacco e posizione e capire cosa può essere migliorato.
Tuttavia, se stai riscontrando problemi di allattamento al seno a Bologna come ad esempio una situazione di scarsa produzione di latte, potresti trovare utili alcune semplici mosse che possono favorire e aumentare la quantità di latte prodotto. Ad esempio, attaccando il neonato al seno più spesso, circa ogni due ore, oppure cambiando mammella più frequentemente. Ma è possibile aumentare la produzione di latte anche con estrazioni di latte tramite tiralatte, continuando ad allattare al seno.
Problemi di allattamento al seno a chi rivolgersi?
Se dovessi avere problemi di allattamento al seno, non sottovalutare l’idea di rivolgerti a professionisti specializzati in ambito materno-infantile. Potranno valutare il tuo caso nello specifico, o magari proporti di partecipare a corsi per famiglie a Bologna con altre future mamme e neomamme per condividere. In questo modo, oltre a risolvere i tuoi problemi di allattamento al seno a Bologna, potrai imparare tecniche per rendere questa pratica più semplice, confrontandoti anche con altre donne che come te stanno vivendo la gioia di essere mamme.
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